Le principali attività del centro
– Organizza e coordina il lavoro di scuole e asili di Rechitsa e della regione per identificare e registrare come vivono in famiglie disfunzionali i figli, cioè, quei bambini i cui genitori non ottemperano coscienziosamente le loro responsabilità genitoriali, violando i diritti dei minori;
– Supervisiona le attività degli specialisti nei servizi sociali e psicologici, le istituzioni educative per affrontare le cause che hanno portato ai problemi famigliari;
– Fornisce supporto sociale e psicologico e altre forme di assistenza ai minori e ai loro genitori (genitori, tutori, genitori adottivi) nella eliminazione delle situazioni difficili;
– Sviluppa e attua programmi globali per la prevenzione di abbandono di minori e della delinquenza giovanile, l’abbandono del bambino, e la prevenzione della violenza contro i minori;
– Ricerca, seleziona e forma le famiglie che si impegnano nell’educazione degli orfani e dei bambini rimasti senza cure parentali. Prepara i minori all’ inserimento nelle nuove famiglie per favorire l’inserimento, seguendoli fino all’età adulta.
Base materiale e tecnica del centro
ufficio specialisti
minibus (offerto dalla nostra associazione)
Di particolare interesse del nostro staff è il rifugio sociale per 14 bambini . Se il proseguimento della vita nella propria famiglia diventa
pericoloso per la salute mentale e fisica dei bambini, si decide di ospitarli nel nostro Centro. I bambini sono ammessi nel Centro in età compresa fra 3 e 18 anni per un massimo di 6 mesi.
Gli specialisti del centro socio-pedagogico stanno facendo grandi sforzi per creare le condizioni favorevoli per far vivere ai bambini la loro infanzia senza preoccupazioni e ansie.
Qui nel verde del centro, si respira aria di pace e conforto, di bellezza e purezza, in tranquillità e amore. Una volta in un ambiente favorevole, i bambini imparano tutto ciò che viene insegnato.
L’impegno per l’educazione e l’istruzione dei bambini è enorme. L’aspetto più importante è lo sviluppo della capacità di vivere nella società e la capacità di vivere in una famiglia. Non è un segreto che crescere in un orfanotrofio, anche nel migliore, il bambino è isolato dalla società e dall’ambiente sociale. A questo proposito l’orfanotrofio è concepito in un modello ottimale di collaborazione e cooperazione con la società, attraverso il proficuo lavoro con molte agenzie, organizzazioni e imprese della città e del quartiere.
In sei mesi viene combattuta una vera e propria battaglia per il diritto del minore a vivere nella propria famiglia.
Si tratta di un complesso di misure per la riabilitazione dei genitori e la conservazione delle relazioni genitore-figlio.
Alla fine, se il risultato sarà positivo, i bambini vengono restituiti ai genitori. Se, invece, il ritorno non è possibile, i genitori sono privati della potestà genitoriale da parte della corte, e i bambini assegnati ad una famiglia sostitutiva, per l’affidamento, la tutela o l’adozione.